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Jailbreak è illegale

A partire dal 26 gennaio, sbloccare il proprio smartphone sarà considerata pratica illegale negli USA: domenica entra in vigore la nuova lista di concessioni alla circonvenzione di DRM stabilita dalla Biblioteca del Congresso in accordo con il DMCA (Digital Millennium Copyright Act), e il jailbreaking di cellulari non sarà più tra le opportunità legalmente concesse agli utenti.

L’istituto statunitense si era espresso sulla questione già in ottobre, stabilendo una finestra temporale di 90 giorni entro cui lo sblocco di cellulari e la relativa neutralizzazione dei sistemi anticopia/antipirateria sarebbe stato un diritto protetto dalla legge ed esentato dalle pesanti restrizioni del DMCA.

Fare il jailbreaking di uno smartphone sarà dunque legale il sabato, illegale a partire dalla mezzanotte del giorno successivo. Per quanto bizzarro, è esattamente questo lo scenario che si prospetta per appassionati e smanettoni interessati al jailbreaking per i più vari motivi: uso di “app” pirata, sviluppo homebrew, hacking, utilizzo del terminale in modalità diverse da quelle imposte dal produttore.La sancita illegalità dello sblocco non è ovviamente ben vista dai suddetti smanettoni e dalle associazioni pro-diritti digitali, con Electronic Frontier Foundation che evoca i tribunali per ristabilire il diritto dell’utenza a cambiare il gestore telefonico predefinito (uno dei possibili utilizzi del jailbreaking).

I difensori del jailbreak si sono poi rivolti anche alla Casa Bianca con una petizione, spingendo perché la Biblioteca del Congresso ritorni sui propri passi oppure, dovesse questo passo risultare inefficace, promuova un disegno di legge con cui legalizzare il jailbreaking in maniera permanente.